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  • 01 Ottobre 2018

    Politiche antismog: lo scatto salutare che conta

    Tratto da editoriale del Corriere della Sera ed. Milano

    Oggi è il primo giorno dei divieti regionali per i diesel euro 3 mentre in area C scattano nuove restrizioni, e si attende per gennaio l’avvio di Area B in tutta la città.

    Si tratta di una serie di interventi sul traffico più inquinante, anche se non ben coordinati, importanti e meritori a 10 anni dall’introduzione di Ecopass, come si discuterà fra qualche giorno in un convegno in Bocconi. Molto è stato fatto in questo decennio ma manca ancora un punto chiave: avere il coraggio di passare dalla mera attenzione al traffico alla tutela vera e propria della salute. E’ un salto culturale e politico che si fa fatica a fare. Lo smog è come una nuvola di fumo che intossica le nostre vite, ha un peso sociale e economico ben misurabile, a cominciare dal prezzo dei ricoveri e delle malattie, ma non solo. Gli economisti discutono anche su altre ricadute, come, ad esempio, il prezzo delle abitazioni a seconda della loro collocazione in aree più o meno inquinate. Capire che ne va del nostro cuore, dei nostri polmoni, della salute dei nostri bambini, è complicato per la politica ma spesso lo è anche per i cittadini.
    L’esempio dell’Ilva, con la difficile scelta tra occupazione e salute, è un estremo paradigmatico che ci insegna quanto complesso sia il cammino da fare. E’ una strada che va percorsa tutti assieme, come hanno ricordato in questi giorni gli assessori Granelli e Cattaneo, che andrà riposizionata in alto in termini di priorità e sviluppata su più piani, non ultimi anche quello socio-sanitario e culturale.