“Posso ancora vedere con grande chiarezza nella mia mente i dottori, in quella stanza illuminata dal sole a Messina, che con gentilezza dissero “Abbiamo cattive notizie per voi. Non abbiamo trovato nessuna attività cerebrale.” (…). Poi Maggie, premurosa come sempre, disse sommessamente, “Ora che se n'è andato, non dovremmo donare i suoi organi?”.
Era il primo Ottobre 1994 quando Nicholas Green, di 7 anni, morì colpito da un proiettile di una rapina andata male. I genitori decisero di donare gli organi a 7 persone, 4 adolescenti. Grazie al moto d'emozioni che seguì questa drammatica storia, le donazioni italiane quadruplicarono. Reginald, il padre di Nicholas, ha raccontato nel suo commovente libro “Il dono che guarisce” le storie comuni di dolore e di speranza dei donatori, dietro a ognuna delle quali si nasconde il volto di una persona amata.
Sergio Harari
[Fonte: Aria di Salute - Corriere della Sera]
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