24 Maggio 2019
La memoria e il rilancio di Milano
La visita del presidente Mattarella al Memoriale della Shoah è un segnale forte per diffondere la consapevolezza di questo luogo.
Nell’arco di pochi giorni Milano ha vissuto momenti dal forte valore simbolico: la visita del presidente Mattarella al Memoriale della Shoah, dove è stato accompagnato dalla senatrice a vita Liliana Segre, e la visita del Nobel per la Pace Denis Mukege al Giardino dei Giusti. Mukege è un ginecologo che da anni si batte per aiutare le vittime degli stupri di massa commessi dai gruppi armati, e al Giardino l’anno scorso è stata posta una targa a suo nome. Il Memoriale è un sito ancora troppo poco conosciuto, la visita del presidente, con la sensibilità che lo contraddistingue e che gli italiani hanno imparato a conoscere e apprezzare, è un segnale forte per diffondere la consapevolezza di questo luogo particolare. Un ventre buio, tetro, freddo e pauroso che il destino ha voluto fosse riscoperto e restituito alla memoria della città che lo aveva partorito. Un luogo di raccoglimento e riflessione sugli orrori di quello che è stato e mai più dovrà essere, da qui partivano i treni verso l’inferno riservato a chi aveva la sola colpa di esser nato ebreo. La nomina di Liliana Segre, testimone della Shoah, a senatrice a vita nell’ottantesimo anniversario delle leggi razziali è stato un gesto di straordinaria attenzione del presidente Mattarella, che si riflette anche su Milano, grazie all’instancabile attivismo della senatrice. In questa settimana, in questi luoghi, la nostra città ancora fresca delle emozioni che ci hanno regalato l’adunata storica degli alpini, recupera la sua memoria e la sua forte identità.