“Capitale morale”, “città operosa”, vertice del triangolo industriale del Nord Italia, crocevia dei cambiamenti sociali e civili del Paese. Era questo che si diceva del capoluogo lombardo nei decenni passati. Il panorama mondiale e italiano oggi è completamente diverso, e anche Milano non è più la stessa. Ma la città, in tempi di crisi, non rinuncia alla sua vocazione di guida al cambiamento, candidandosi a diventare protagonista della rinascita economica e civile della nazione.
Se l'Italia vuole ripartire, lo deve fare partendo dalle risorse più importanti: la conoscenza, la competenza, il know how culturale, scientifico, tecnologico, industriale ed economico. È per questo che tre eccellenze del capoluogo lombardo come l'Università Bocconi, l'Università degli Studi e il Politecnico, tramite la voce dei rispettivi rettori, Andrea Sironi, Gianluca Vago e Giovanni Azzone, vogliono essere in prima fila in questo processo.
Grazie all'Associazione Peripato, nata con lo scopo di promuovere la formazione e la ricerca in campo socio-sanitario e culturale con l'obiettivo di metter sempre più in comunicazione il mondo della scienza con quello della cultura, i rettori delle Università milanesi incontrano ora la popolazione in un luogo simbolo della memoria della Milano produttiva: il Museo della Scienza e della Tecnologia.
Il tema è quello dell'internazionalizzazione degli Atenei della città, Milano deve guardare all'Europa e al mondo, formando in primo luogo una nuova generazione di giovani laureati in grado di competere sul mercato mondiale del lavoro.