Nelle ultime settimane la ricerca medica ci ha insegnato molte cose importanti sulla relazione tra ambiente e salute.
Un primo studio americano, condotto dal 1995 al 2011 su oltre 6330 soggetti sani e non fumatori, ha dimostrato che l'inquinamento è responsabile di una accelerata perdita di funzionalità polmonare anche in chi è in buona salute. Era noto infatti che lo smog avesse un effetto negativo su chi già soffre di malattie cardiache e polmonari ma non era ancora chiaro se questo fosse vero anche per i sani: oggi sappiamo che la risposta è affermativa. Lo studio prova che tanto più si vive vicino a una strada trafficata tanto maggiore è la perdita annuale di funzionalità polmonare, inoltre la correlazione con le concentrazioni di Pm 2,5 è diretta e proporzionale: tanto maggiori sono i livelli dell'inquinante, tanto più gravi saranno gli effetti negativi sui polmoni.
Ma non basta. Un secondo importantissimo studio, anch'esso fresco di pubblicazione, ha osservato oltre 2000 ragazzi in tre diversi periodi durante i quali l'inquinamento atmosferico si è molto ridotto in California: dal 1994 al 1998, dal 1997 al 2001, e dal 2007 al 2011. Lungo tutto questo arco temporale infatti si sono sviluppate forti politiche sulla qualità dell'aria che hanno permesso a quella che era una delle regioni più inquinate d'America di avere oggi concentrazioni di inquinanti tra le più basse del mondo. Questi interventi sono andati di pari passo con un netto miglioramento della crescita dei polmoni dei ragazzi, osservati durante il loro sviluppo tra gli 11 e i 15 anni: a ogni periodo è corrisposto un miglioramento della funzionalità polmonare rispetto al precedente, ovvero i ragazzi che avevano 11 anni nel 2007 e 15 nel 2011 hanno avuto polmoni che sono cresciuti meglio e di più rispetto ai ragazzi che avevano 11 anni nel '97; lo stesso dicasi per il gruppo del '94. Minori sono le concentrazioni osservate di Pm10, Pm 2,5, biossido di azoto, meglio crescono i polmoni.
Sappiamo quindi che l'inquinamento fa male a tutti e danneggia i polmoni dei ragazzi rallentandone lo sviluppo, inoltre ora apprendiamo che efficaci politiche ambientali possono invertire questa rotta rovinosa avendo un forte impatto positivo sulla salute pubblica.
L'anno scorso l'AMAT (Agenzia mobilità, ambiente e territorio del Comune di Milano) aveva comunicato alcuni dati sulle scuole milanesi: 582 edifici scolastici (52% del totale) si trovano a meno di 75 metri di distanza da strade di grande traffico, il che significa che 108.000 ragazzi sono esposti a un forte inquinamento di prossimità. Forse è bene che si torni a discutere di ambiente, salute e inquinamento, e soprattutto che si mettano in atto provvedimenti efficaci. L'esempio della California prova che si può fare.
Sergio Harari
[Fonte Corriere della Sera]