Ricercatori di diverse istituzioni, incluse la Harvard Medical School e il Dana-Farber Cancer Institute, hanno analizzato circa 735.000 persone cui è stato diagnosticato un cancro tra il 2004 4 il 2008.
Lo studio, che ha utilizzato dati del programma National Cancer Institutes Surveillance, Epidemiology and End Results (SEER), si è concentrato su 10 tipologie di cancro contraddistinte da un alto tasso di mortalità.
Lo studio, pubblicato nel The Journal of Clinical Oncology, ha evidenziato come i pazienti single abbiano il 53% in meno di probabilità di ricevere delle terapie adeguate rispetto ai pazienti sposati. I risultati suggeriscono che è più semplice per chi ha un coniuge seguire cicli di chemioterapia o di radioterapia estenuantii e assumere i farmaci prescitti, rispetto a chi è solo e deve gestire tutte queste problematiche logistiche, fisiche e psicologiche senza aiuti.
Secondo i dottori e gli ospedali questi dati mostrano che essere single è un fattore di rischio rispetto alla probabilità di seguire adeguatamente i trattamenti medici prescritti, e dovrebbe stimolare i centri specializzati in oncologia a offrire del supporto aggiuntivo a questi pazienti.