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  • Ettore Vitali, Peripato ed "UMANO e tèchne": la cultura della medicina e del cuore comunicata ai giovani.

    Liceo Scientifico A.Volta - Milano 14 Aprile 2014

    Prendersi cura dei pazienti in un rapporto umano concreto: Ettore Vitali, ieri al liceo scientifico A. Volta di Milano, per due ore ha raccontato agli studenti la sua esperienza di vita e di "umanesimo medico". Alla domanda "qual è il caso clinico che l'ha colpita di più?" risponde senza fermarsi ad un solo paziente perchè "alcuni diventano come i tuoi bambini", spiega ai ragazzi. Al di là di aspetti tecnici e dei dispositivi di assistenza ventricolare (i vad, cuori artificiali), dell'insufficienza cardiaca - "cancro del nuovo millennio" - gli studenti di terza, quarta e quinta liceo, grazie alla sua dedizione totalizzante ai pazienti, alla professione ed alla cardiochirurgia ospedaliera, hanno potuto conoscere aspetti reali e problemi attuali che si troveranno a fronteggiare. "E' un mestiere bello fare il dottore ma lo capisci solo quando vedi i pazienti. Il prendersi cura significa anche prendersi carico della sofferenza del paziente e dei suoi familiari: l'università non offre percorsi che preparano a curare ma a chiedere esami specialistici e l'imaging. Tutto questo costa e nel budget non ci sono piu' obiettivi di cura." Con uno stile tutto personale e la sua eccezionale esperienza, comunica con i ragazzi usando un linguaggio diretto, semplice che quasi spiazza e colpisce nel profondo.
    L'incontro è stato coordinato internamente dalla Prof.ssa Elena Germani ed i ragazzi del Liceo Volta si sono dimostrati molto sensibili e attenti. 
    Ettore Vitali crede in una cultura della medicina per la quale l'uomo ed il paziente vengono prima di tutto e null'altro: non la singola malattia o parte di un organo ma la persona nella sua interezza, dignità e verità.
     
     
    Ettore Vitali insieme a Sabrina Sperotto durante l'incontro.
     
     
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