Molti studi scientifici hanno ormai provato come camminare faccia bene alla salute e sia parte integrante di un buono stile di vita con significative ricadute positive su cuore, polmoni e più in generale su tutto il nostro organismo e sul benessere psico-fisico. Camminare viaggiando è un piacere della vita ma vuole anche dire prevenzione e cura, una attività che spesso è preclusa proprio a chi ne avrebbe più bisogno, come le persone malate. Per andare incontro a queste categorie di soggetti e a questo bisogno è nato il progetto Almavia, letteralmente “viaggio che nutre”, con l’ambizione di offrire a tutti, indipendentemente da età e condizioni di salute, l’esperienza del viaggio e del cammino.
L’Unità Operativa di diabetologia degli Spedali Civili di Brescia e l’associazione diabetici della Provincia hanno promosso un primo progetto per portare un gruppo di diabetici sul Cammino di Santiago, insieme a alcuni parenti e amici. Il Cammino diventa così una esperienza utile anche sotto il profilo terapeutico, accompagnando i diabetici verso uno stile di vita più attivo e migliore per la gestione della loro malattia. Dopo tre mesi di preparazione, 26 “camminatori” hanno quindi affrontato 8 giorni di cammino, percorrendo 116 km per infine giungere a Santiago de Compostela.
Frutto della collaborazione intensa tra un ospedale, un’associazione e un tour operator, Almavia sta ora lavorando anche su altre categorie di soggetti con patologie croniche per promuovere un turismo lento dei cammini, una potentissima medicina.